Eventi di sensibilizzazione svolti in Italia
All’interno del progetto REACT (Respect and Equality: Acting and Communicating Together) finanziato dal programma europeo “Rights, Equality and Citizenship”, si sono svolti tre appuntamenti di sensibilizzazione in Italia nel periodo compreso tra maggio e ottobre 2019.
Il primo si è svolto l’8 maggio 2019 presso l’Istituto scolastico “Vanvitelli Stracca Angelini” di Ancona con due classi del III e IV anno.
Obiettivo dell’incontro è stato offrire spunti e stimoli ai partecipanti su come assumere protagonismo positivo nel combattere l’hate speech (HS) nel quotidiano, sia online che nella vita reale.
Nella prima parte si è fatto un inquadramento del fenomeno dell’ hate speech, partendo dalla definizione che ogni partecipante ha dato dell’odio on line. Una volta condiviso il significato di hate speech, si è soffermati sulla differenza tra HS on line e off line, sulle diverse forme: HS a sfondo raziale, omofobico, di genere, oppure HS come modalità aggressiva e violenta di intervenire nei dibattiti.
Nella seconda parte si è affrontato il tema del conflitto tra libertà di espressione e necessità di “abbassare i toni”. L’idea è stata quella di far comprendere la complessità della questione e che non esistono “soluzioni semplici” né prive di risvolti negativi.
È stata fatta una panoramica delle varie soluzioni adottate dalle istituzioni nazionali ed europee:
- Accordi con i social provider per la rimozione dei contenuti segnalati
- Moderazione dei commenti / dei post
- Codici di autoregolamentazione (cfr. Carta di Roma)
- Produzione di informazioni (“infografiche”) corrette, accurate, positive
- Smontare sistematicamente le fake news: ad ogni fake news commentare offrendo informazioni corrette, circostanziate e puntuali.
Si sono analizzate alcune tecniche di “counter speech”, attraverso alcune esercitazioni tra gli studenti.
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Il secondo appuntamento è stato un dibattito promosso nell’ambito del Festival Sabir, svoltosi a Lecce nel periodo 16-19 maggio 2019; si è svolto sabato 18 maggio presso gli spazi dell’ex refettorio a Piazza del Duomo; all’incontro hanno partecipato delegazioni di studenti di vari alcuni istituti di Lecce e provincia.
Il titolo del dibattito è stato “DISCORSI D’ODIO E SOCIAL MEDIA: L’IMPORTANZA DEL LAVORO NELLE SCUOLE”. Hanno preso la parola Valentina Roversi e Roberto Molentino dell’ARCI , evidenziando l’importanza del lavoro con i giovani per costruire una strategia di risposta all’Hate Speech, Anna Fedeli dell’associazione Saltamuri e Anna Ancora dell’ Istituto “A.De Pace” Lecce su Parole e azioni per reagire all’odio e Grazia Naletto di Lunaria con un intervento su “Le parole che fanno male. Gli “argomenti” dell’hatespeech politico nel 2018.
All’interno del seminario si è data una particolare importanza ai risultati positivi emersi durante i laboratori del progetto, che sono stati:
- Fornire gli strumenti per conoscere e approfondire la tematica dell’hate speech (il tema ed è considerato fondamentale dagli educatori e dagli insegnanti) per l’età dei beneficiari coinvolti.
- Attivazione di reti locali con associazioni che lavorano su queste tematiche anche da altri punti di vista.
- Alto coinvolgimento degli studenti, anche nelle classi definite “difficili”, tutti i partecipanti si sono messi in gioco.
- Apprezzamento per la dimensione internazionale del progetto.
- Alto livello di condivisione delle attività sui social e in alcuni casi sulla stampa locale.
- La realizzazione del video ha permesso ai ragazzi di svolgere un ruolo attivo all’interno del progetto e fare esperienza concreta di contro narrativa
Questo appuntamento è stato preceduto da un percorso di sensibilizzazione sul tema dei discorsi d’odio, promosso da Arci Lecce, che nonostante non sia partner territoriale di progetto, ha deciso di investire su questa tematica.
Negli incontri sono stati utilizzarti soprattutto i materiali resi disponibili sulla piattaforma www.reactnohate.eu. Particolare importanza è stata data alla normativa in vigore a livello europeo e internazionale, si è approfondito il Protocollo addizionale alla Convenzione di Budapest sulla criminalità informatica del 2003, che prevede delle sanzioni penali per punire chi diffonde materiale razzista e xenofobo attraverso i sistemi informatici, le minacce e gli insulti razzisti e xenofobi, la negazione, la minimizzazione, l’approvazione o la giustificazione di crimini di genocidio o contro l’umanità.
Le lezioni si sono svolte presso i seguenti istituti:
- Liceo Scientifico-Classico “Giuseppe Stampacchia” di Tricase (LE),
- Istituto Tecnico Statale “Grazia Deledda” di Lecce (LE);
- Liceo linguistico statale “Virgilio-Redi” di Lecce (LE);
- Liceo Artistico di Poggiardo (LE);
In tutti gli incontri è emersa la necessità, da parte degli studenti, di dare respiro europeo alla questione dei discorsi d’odio, continuando nel lavoro di prevenzione e contrasto portato avanti anche attraverso il progetto React, promuovendo la conoscenza della normativa europea e internazionale oggi in vigore e stimolando un dibattito pubblico sui futuri sviluppi del contrasto all’hatespeech.
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Il terzo appuntamento si è svolto a Bologna in occasione del “Film Festival Terra di Tutti” (10-13 ottobre 2019).
Sabato 12 ottobre presso il cinema Lumiere, è stato proiettato il video “Sei quello che mangi”, realizzato dalla classe di Lecco del Liceo Agnesi e si è presentato il progetto React, mettendo in evidenza l’importanza dello strumento utilizzato per parlare di odio on line ad un pubblico giovane.
Viste le caratteristiche delle iniziative promosse non è stato possibile raccogliere le presenze tramite i fogli firma, si allegano delle foto degli appuntamenti svolti ad Ancona, Lecce e Bologna.